Da “L’uomo artigiano” di Richard Sennett (quarta edizione “Universale Economica”, Giangiacomo Feltrinelli Editore, 2017 – traduzione di Adriana Bottini)
- Il bravo artigiano comprende il valore della logica dello schizzo, vale a dire del non sapere tutti i particolari, al momento di cominciare, che cosa ne verrà fuori. […]
- Il bravo artigiano attribuisce un valore positivo alle contingenze e alle limitazioni. … L’atteggiamento ossessivo rende ciechi davanti al possibile.
- Il buon artigiano eviterà di accanirsi su un problema fino a trovare una soluzione perfettamente valida in sé, perché in tal modo … si perde di vista il carattere relazionale di ogni problema e di ogni soluzione. […] L’alternativa positiva all’ossessione di trovare la soluzione perfetta consiste nel tollerare una dose di incompletezza, nel decidere di lasciare aperti spazi irrisolti.
- Il bravo artigiano evita il perfezionismo che può degradarsi in dimostrazione fine a se stessa: a questo punto, più che la funzione dell’oggetto, al costruttore sta a cuore dimostrare a sé o agli altri quello che è capace di fare. … Il rimedio consiste nell’evitare di sottolineare vistosamente l’importanza attribuita a certi elementi.
- Il bravo artigiano impara a capire quando è il momento di smettere. … Esattamente nel momento in cui viene la tentazione di cancellare ogni traccia del processo lavorativo per dare all’oggetto un’apparenza di purezza primigenia.
La foto, prima di essere ritagliata e ritoccata, era quella di Pexels da Pixabay